Ciao Daniele,
avevo pensato di scriverti sabato mattina a botta calda, dopo aver saputo della tua scomparsa.
Ho preferito aspettare e cercare le parole giuste per poter scrivere quello che provo in questo momento pensandoti.
“Le parole giuste” sono difficili da trovare in questa situazione.
Il dolore che di prova quando si perde qualcuno che di conosce è sempre un mistero e descrivere le emozioni che si provano è difficile.
Se penso a te a prima botta ricordo il Palmariva, io e te la domenca sera quando lavoravo al bar 4 e a fine serata, dopo la stanchezza di 10 ore li dentro mi mettevi la “canzone dei Tamburi” così finivo la serata stanchissima e senza fiato.
Ricordo le volte in cui ci siamo trovati a fare colazione a fine serata insieme agli altri e ci raccontavamo i pro e i contro del lavoro e quando, negli ultimi tempi ti trovavo alla Sme dove avevi sempre un attimo per fermarti a chiaccherare e chiedermi come andavano le cose.
Un pensiero va ad Antonietta.
Credo che sarà distrutta. Quando parla di te dice sempre “Daniele Mio” per sottolineare il bene che ti vuole.
Ci sono stati alti e bassi come tutte le relazioni ma siete sempre andati avanti insieme nella vostra vita.
Il tuo lavoro da Deejay ti piaceva. Lo hai fatto per tanti anni e la gente ti seguiva. La pista era sempre piena.
Mi chiedo: Ti piaceva fare il magazziniere?? Perche secondo me la tua vita era la consolle.
Ho dei flashback, in cui ti vedo, tipo quando arrivavi con le tue borse dei disci che adesso non si usano più. I CD sono più comodi.
Daniele, ti ricordi quella volta del tuo compleanno che ci hai offerto la colazione e poi io e la Sandra ce ne siamo andate arrabiate dopo che la Katia ha vinto al Gratta e vinci?? Eravamo proprio nere ma poi quando ce la raccontavamo ridevamo. E ancora adesso sorrido quando ci penso.
Chi leggerà questa lettera aperta che ti ho scritto sicuramente si chederà del perchè ho scritto queste cose che a primo acchito possono sembrare banali.
Mi spiego subito, Non voglio ricordarti sofferente, in ospedale o malato.
Voglio ricordare le persone la persona che aveva sempre il sorriso.
La persona di compagnia che sapeva ascoltare e che con la sua calma sapeva dire le proprie opinioni.
Con calma e senza pretendere che fossero migliori di altre.
Voglio ricordare la persona che aveva sempre la battuta pronta e i momenti in cui ci trovavamo a raccontarci le barzellette.
Non voglio dilungarmi oltre. Ce ne sarebbero di cose da dire ma le cose più importanti le ho scritte e non vorrei diventare ripetitiva.
Avevo pensato di finire con un addio ma non mi piace.
Preferisco un
“Ciao Daniele ovunque sia il tuo spirito. Nel mio cuore sicuramente.
Leila