In 38 anni credo di non averti mai scritto una letterina, o forse si una volta quando abitavo con lo zio Rico. Si adesso ricordo bene mi hai portato un vestito bianco con le balze rosse. Me lo ricordo quel vestito anche se devo averlo messo poco.
Mi ricordo che lo zio la ha bruciata quella letterina perche il fumo sarebbe arrivato da te più presto e tu avresti saputo per tempo cosa portarmi.
Non ho ricordi di altre letterine che ti ho scritto e mi ritrovo qui ai miei 38 anni a scrivere una lettera a te che esisti nella fantasia di tutti, grandi e piccini. Perchè è bello pensare che tu possa esistere con la tua slitta e le renne.
Caro Babbo Natale, manca poco meno di un mese al Natale, e non saprei bene cosa volerti chiedere o meglio ho bene in mente tante cose ma non so se sono realizzabili.
Caro Babbo Natale, vorrei non essere più giudicata per le mie scelte, voglio poter decidere in libertà, voglio seguire il mio cuore.
Vorrei che la gente smettesse di parlare a vanvera non conoscendo le situazioni in cui si vive.
Una famiglia, si, mi piacerebbe avere una famiglia su cui contare, a cui possa importare qualcosa di me. Nel bene o nel male e non essere considerata una scema.
Caro Babbo Natale, vorrei andare via, chiudere gli occhi e svegliarmi lontano. Lontano da tutto e tutti. Andare dove l’occhio non vede la fine, dove avere tempo per pensare ed avere al mio fianco chi voglio.
Vorrei essere sulla punta dell’Everest. Respirare a pieni polmoni, tanto da cambiare tutto dentro di me. Un bel respiro profondo di quelli che ti rigenerano e ti danno la forza e il coraggio di affrontare i cambiamenti.
Caro Babbo Natale, sono richieste tanto assurde le mie vero?
Caro Babbo Natale, la tua fabbrica non può esaudire i miei desideri…. Ma so che se mi guardi, guardi dentro al mio cuore capisci quello di cui ho bisogno.
Grazie per aver avuto il tempo di leggere questa mia lettera senza senso ma a volte si ha voglia di sfogarsi e di raccontare quello che si ha dentro.
Adesso ti saluto. Avrai da dedicarti ai sogni dei bambini
Con affetto Leila